• Logo Enea
  • Logo Request
  • Logo-EC-IEE
  • Logo ItaliaInClasseA
cittadini

per la Pubblica Amministrazione

Guide, buone pratiche e incentivi per migliorare l'efficienza e il comfort e l'efficienza degli edifici pubblici

Modifica EPBD del 30 maggio 2018


Le modifiche alla EPBD - direttiva sulla prestazione energetica degli edifici 

La Direttiva 2018/844 pubblicata il 19 maggio 2018 modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia (EPBD) e la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica (DEE).

Il provvedimento, risultato della negoziazione del pacchetto di misure Clean Energy for all Europeans pubblicato nel novembre 2016 dalla Commissione, integra e semplifica le disposizioni vigenti e mira a raggiungere gli obiettivi dell’Unione per l’energia e il clima al 2030.

Tra gli obiettivi delle nuova direttiva:

  • rendere più efficaci le strategie di ristrutturazione degli immobili a lungo termine che dovranno avere obiettivi chiari e misurabili per un settore edile idealmente decarbonizzato e un parco di edifici NZEB al 2050
  • consolidare la componente finanziaria e promuovere investimenti privati per il recupero del patrimonio edilizio esistente
  • sostenere lo sviluppo delle infrastrutture per l’elettromobilità
  • innalzare le soglie per l’obbligo delle ispezioni degli impianti di riscaldamento e di condizionamento dell’aria, confidando nell’apporto dei sistemi automatici di monitoraggio e controllo
  • incoraggiare l’uso delle tecnologie informatiche per edifici efficienti
  • migliorare la trasparenza delle metodologie di calcolo della prestazione energetica definite dagli stati membri
  • accrescere il ruolo dei consumatori, informandoli e proteggendoli dalla povertà energetica

Gli Stati membri devono conformarsi e trasporre la direttiva entro il 10 marzo 2020.

Il nuovo provvedimento rafforza il ruolo del consumatore per la transizione energetica oltre il 2020 e un settore edile idealmente decarbonizzato al 2050. L’obiettivo è un consumatore meglio informato e protetto da povertà energetica e violazioni di privacy, posto nelle condizioni di agire al meglio, producendo, e non solo consumando, energia e partecipando a meccanismi responsivi che riducano costi e picchi di domanda.

Ad oggi l'EPBD ha avuto un impatto di rilievo sul nuovo costruito, ma l’azione sul recupero non ha prodotto i risultati auspicati. La proposta d’emendamento, nell'inserire e rafforzare le prescrizioni in materia di strategia di recupero degli edifici nella nuova EPBD, mira anche ad aumentare la sinergia con il regime nazionale obbligatorio di cui all’art.7 della direttiva Efficienza Energetica (EED).

Gli articoli della Direttiva EPBD interessati dalla revisione sono elencati nella tabella seguente: 

 

Articoli Direttiva EPBD

Modificato

Art. 2 - Definizioni

2(3) aggiornato

Art. 2a - Ristrutturazione di immobili

Nuovo (da EED)

Art. 6-7 - Edifici di nuova costruzione ed esistenti

Semplificato

Art. 8 - Impianti tecnici per l’edilizia

Modificato

Art. 10 - Incentivi finanziari e barriere di mercato

Modificato

Art. 14-15 - Ispezione degli impianti di riscaldamento e condizionamento

Modificato

Art. 19 - Revisione

Aggiornata data

Art. 20 - Informazione

Modificato

Art. 23 - Esercizio della delega

Sostituito

Art. 24-25 - Revoca e obiezione agli atti delegati

Cancellato

Allegato I e Allegato II – Calcolo della prestazione energetica e sistema di controllo indipendente

Modificato

 

In particolare la nuova direttiva estende la definizione di impianti tecnici, ipotizza il ruolo conoscitivo dei sistemi di monitoraggio e controllo automatici integrati in tali impianti, auspica un uso piu' esteso ed ottimale dei catasti dei certificati energetici da parte dei decisori nazionali. 

Nell’ambito del provvedimento, l’iniziativa "Smart Finance For Smart Buildings", relativa ai fondi per Investimenti Strategici e ai Fondi Strutturali Europei 2014-2020, stimolerà il miglior uso degli strumenti, delle piattaforme di finanziamento e dei fondi strutturali europei, nonchè l’aggregazione e la riduzione del rischio dei progetti di Efficienza Energetica attraverso servizi di assistenza e informazione, sbloccando, verosimilmente, ulteriori 10 miliardi di EURO di fondi pubblici e privati entro il 2020. 

La pubblicazione della Direttiva 2018/844 sancisce la chiusura della prima fra le otto proposte legislative del pacchetto Clean Energy for All Europeans.

Gli Stati membri devono conformarsi e trasporre la direttiva entro il 10 marzo 2020.

 

Link al documento ufficiale 

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32018L0844&from=EN

 


"Smart Buildings" (Edifici Intelligenti) - cenni

Il settore edile vede una crescente diffusione di tecnologie informatiche di automazione e di controllo che potrebbe condurre a una maggiore interazione tra i diversi sistemi energetici.

La nuova Direttiva 2018/488 introduce un indicatore di “smartness” (intelligenza) per misurare la capacità dell’edificio di interagire con gli occupanti e con la rete elettrica. L'integrazione di tecnologie ICT intelligenti potrebbe favorire la riduzione dei consumi energetici e l'integrazione delle rinnovabili, con conseguente riduzione delle emissioni. 

Nei prossimi anni si definirà tale indicatore in modo da valutare l’effetto sull’efficienza energetica di dispositivi integrati negli impianti convenzionali. L'indicatore sembra destinato a una semplice lettura da parte del consumatore in modo che gli edifici e i suoi occupanti possano reagire a fattori di comfort e operativi in una logica "demand-response" e contribuire a un miglior uso di sistemi e infrastrutture energetiche (a livello di distretto) al quale l’edificio è connesso. 

Cosa siano gli edifici intelligenti e come possano migliorare l'efficienza energetica degli edifici sono i temi discussi da rappresentanti del mondo industriale e accademico, oltre che da funzionari della Commissione Europea, in occasione di un recente seminario organizzato dall’Azione Concertata per l'attuazione della Direttiva Efficienza Energetica degli edifici (CA-EPBD).

La commissione (DG ENER) ha insistito sul fatto che la definizione di uno Smart Readiness Indicator (SRI), nel caso la proposta sia approvata da Consiglio e Parlamento Europei, sarà data dalla consultazione degli stakeholder. E' stato avviato uno studio per una prima definizione dello SRI. Lo studio, condotto dall'organismo di ricerca belga VITO, è appena giunto a conclusione e ha visto la consultazione degli esperti e degli attori internazionali interessati. 

 

Filmati e presentazioni del seminario “Edifici intelligenti per una Europa più verde. Politiche e pratiche emergenti”- Malta 14 febbraio 2017 

 

 





Portale 4E
Portale 4E