A partire dal 2021 tutti gli edifici nuovi o soggetti a una ristrutturazione profonda dovranno essere a energia quasi zero (nZEB), ovvero avere un fabbisogno energetico quasi nullo, coperto in misura significativa attraverso fonti rinnovabili. Tale requisito è già obbligatorio per gli edifici pubblici e in alcune regioni che hanno anticipato la data indicata dall’Unione Europea.
L’Osservatorio nazionale degli edifici a energia quasi zero (nZEB), avviato nell’ambito della Ricerca di Sistema Elettrico MISE-ENEA, ha rilevato un aumento progressivo degli nZEB anche prima dell’obbligo, ma anche la necessità di azioni formative e informative rivolte ai decisori in vista dell’ambizioso obiettivo di un patrimonio edilizio decarbonizzato al 2050, e ai progettisti e operatori del settore, per l’applicazione di tecnologie diversificate e idonee.
Il rapporto recentemente pubblicato da ENEA analizza la situazione degli nZEB nel contesto europeo, restituisce una panoramica delle misure di promozione e delle tecnologie adottate per tali edifici stimandone la diffusione e illustra sinteticamente una selezione di casi nZEB realizzati in Italia.
Link: "Osservatorio degli edifici a energia quasi zero (nZEB) in Italia – 2016-2018", volume a cura di Ezilda Costanzo
Fonte: ENEA