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cittadini

per la Pubblica Amministrazione

Guide, buone pratiche e incentivi per migliorare l'efficienza e il comfort e l'efficienza degli edifici pubblici

Finanziare Edifici Pubblici Efficienti


Quali sono le opportunità a disposizione dei cittadini, delle imprese e della pubblica amministrazione per il finanziamento di interventi di efficienza energetica? E come vengono utilizzati attualmente i vari strumenti?

Di massima oggi i finanziamenti efficienza energetica si dividono in finanziamenti dalla politica europea di coesione, con cofinanziamento nazionale o regionale, finanziamenti dalle istituzioni finanziarie e finanziamenti di altro tipo. Tra i finanziamenti europei della politica europea di coesione figura il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), mentre tra quelli delle istituzioni finanziarie rientrano gli strumenti della Banca Europea di Investimento, come il Fondo Europeo Efficienza Energetica (FEEE), l’European Local Energy Assistance (ELENA).

Tra i finanziamenti efficienza energetica ‘non pubblici’ rientrano strumenti diversi come i project bond, il prestito bancario, i mini-bond, l’anticipo dei titoli di efficienza energetica, la rateizzazione in bolletta, il project financing e l’equity crowdfunding.

 


Finanziamenti  pubblici

 

  • FESR. Il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale rientra nella programmazione comunitaria ed è uno dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei (Fondi SIE). L’articolazione del FESR è stata modificata dalla programmazione 2007-2013 alla programmazione 2014-2020. Nel ciclo di programmazione attuale il fondo si articola in 11 Obiettivi Tematici, e tra essi maggiormente rilevante per l’efficienza energetica è quello relativo alla transizione verso un’economia a basse emissioni di CO2. Ogni Regione elabora un POR FESR articolato in specifici assi prioritari.

 

  • FEEE. Il Fondo Europeo Efficienza Energetica è un’iniziativa avviata nel luglio 2011 sulla scorta di una partnership di natura pubblico-privata tra: Commissione Europea, Banca Europea per gli investimenti, Cassa Depositi e Prestiti. Ne può usufruire la pubblica amministrazione: a fondo perduto per le attività preparatorie, a debito per le attività operative (il tasso di interesse è definito in base al rischio del progetto).

 

  • ELENA. L’European Local Energy Assistance è un programma lanciato dalla Commissione Europea e dalla Banca Europea per gli investimenti. Ne può usufruire la pubblica amministrazione per le attività preparatorie.

 

  • Bandi Regionali. Rappresentano lo strumento di allocazione delle risorse provenienti dalla programmazione comunitaria e di altre risorse stanziate a livello nazionale. Oltre alla riqualificazione di edifici pubblici, ambiti di maggiore rilevanza per i bandi regionali sono la riqualificazione di edifici residenziali e l’efficienza energetica nell’industria, con particolare rilievo per la realizzazione di diagnosi nelle Piccole e Medie Imprese.

 

  • Horizon 2020. È un programma di finanziamento a fondo perduto a gestione diretta della Commissione Europea. Va a finanziare iniziative dallo spiccato contenuto innovativo. Destinatari sono la pubblica amministrazione e le imprese.

 


Finanziamenti non pubblici

 

  • Project bond. Si tratta di obbligazioni di scopo emesse dalle società che realizzano un progetto per finanziarne il compimento. Il target sono gli investitori istituzionali e il rimborso dipende dai flussi finanziari che il progetto è in grado di generare.

 

  • Prestito bancario. È il classico finanziamento di denaro che un istituto o società di credito autorizzata concede a un altro soggetto economico sotto il vincolo della restituzione (a pari valore o con interessi). È usato dalle imprese e dai privati, soprattutto nella forma del tasso agevolato rispetto a finanziamenti di altro tipo.

 

  • Leasing. È una locazione dei beni acquistati o dal locatore o su indicazione del conduttore che ne assume tutti i rischi, e con la facoltà di quest’ultimo di diventare proprietario dei beni locati al termine della locazione. È uno strumento per imprese e privati.

 

  • Mini-bond. Si tratta di obbligazioni che permettono alle imprese di reperire liquidità dal mercato azionario anche quando non sono strutturate in Spa, non fatturano più di 2 milioni di euro e non hanno una valutazione di rating. Le regole sono nel decreto legge 83/2012.

 

  • Anticipo Titoli di Efficienza Energetica. Consiste in un accordo tra un soggetto abilitato all’ottenimento dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE) e il cliente dell’intervento di efficienza energetica. Il cliente ottiene da tali soggetti una parte del capitale necessario per realizzare l’intervento di efficienza energetica (di norma il 25%). È uno strumento rivolto alle imprese.

 

  • Rateizzazione in bolletta. Si tratta di un accordo tra l’utility che si occupa della fornitura di energia e il cliente interessato dall’intervento di efficienza energetica. L’utility si preoccupa di finanziare l’intervento (anche al 100% del valore) e viene rimborsata con rate periodiche contabilizzate direttamente in bolletta. Si rivolge ai privati, ma potrebbe trovare applicazione anche nel mondo delle imprese.

 

  • Project Financing. Consiste nella creazione di una società di progetto che raccoglie i capitali dei differenti soggetti investitori. All’interno della società ci sono soggetti sviluppatori che pianificano il progetto e soggetti finanziatori che detengono quote azionarie. È usato dai soggetti della PA in forma di equity, tale per cui chi eroga il finanziamento diventa azionista.

 

  • Equity Crowdfunding. È una pratica di micro-finanziamento che coinvolge gruppi di investitori che usano il proprio capitale per finanziare iniziative di efficienza energetica. In Italia il crowdfunding è consentito alle imprese start-up innovative secondo il decreto legge 179/2012.

 





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